Non è la prima volta in cui mi imbatto in una ricerca scientifica che mi incuriosisce e poi penso "Ma va'?! Ci voleva una ricerca per capire questa cosa?" ma stavolta te ne voglio proprio parlare.
Spesso leggiamo di studi che non fanno altro che confermare ciò che tutti sappiamo semplicemente per senso comune, perché viviamo certe esperienze quotidiane. Oggi però ci tengo a dirti "Ecco, vedi?!" perché su questo argomento c'è spesso un po' di resistenza da parte di molte persone. La ricerca di cui ti parlo ha questo bellissimo titolo: "Contare le benedizioni VS i fardelli: un'indagine sperimentale su Gratitudine e benessere soggettivo nella vita quotidiana".
Se questo titolo ha suscitato anche la tua curiosità, ti riepilogo di cosa si tratta.
La ricerca sulla gratitudine
Il dr. Robert Emmons dell'Università della California - Davis, e il dr. Michael E. McCullough dell'università di Miami, due psicologi, nel lontano 2003 hanno condotto un esperimento che ha portato a risultati sorprendenti. I partecipanti erano divisi in tre gruppi.
Il primo gruppo, Studio 1, era composto da 201 persone che dovevano compilare un report settimanale per 10 settimane che riguardava tre argomenti: i problemi, la gratitudine, eventi della vita.
L'indicazione relativa all'argomento "gratitudine" era la seguente:
"Ci sono molte cose nella nostra vita, sia grandi che piccole, per cui potremmo essere grati. Ripensa alla settimana appena trascorsa e scrivi qui sotto fino a cinque cose della tua vita di cui sei grato."
Le indicazioni per gli argomenti "problemi" e "eventi" erano molto simili.
Il secondo gruppo, Studio 2, era formato da 166 persone che avevano il compito di dare un voto alle proprie giornate ogni sera per 16 giorni, cioè dovevano valutare l'intera giornata nel complesso. Avevano inoltre le stesse istruzioni dello Studio 1 sulla gratitudine, da compilare sempre ogni giorno.
I primi due gruppi erano composti da studenti di psicologia, mentre il terzo gruppo, Studio 3, era formato da 65 persone con malattie neuromuscolari di età compresa fra i 22 e i 77 anni. Questi dovevano compilare una valutazione della giornata trascorsa, per un periodo di 21 giorni. Inoltre, a una parte di essi era assegnata l'istruzione relativa alla gratitudine.
I sorprendenti risultati della ricerca
Interessante, vero?
La cosa più interessante, però, sono i risultati dello studio: esistono benefici reali per chi si concentra regolarmente sulle gioie/benedizioni/cose belle della vita. La lista della gratitudine settimanale dello Studio 1 è collegata direttamente a un maggior apprezzamento della vita, a più tempo dedicato all'esercizio fisico e a meno disagio psicologico.
Focalizzarsi quotidianamente sulla gratitudine, come emerso dallo Studio 2, aumenta il livello di affettività positiva, e cioè un modo più sano e positivo di rapportarsi con gli altri, maggior desiderio di prestare il proprio aiuto, maggiore empatia.
Infine, lo Studio 3: chi ha svolto l'esercizio sulla gratitudine ha riportato una migliore qualità del sonno, maggiore ottimismo, senso di connessione con gli altri.
La cosa sorprendente dello Studio 3 è che nessuno dei partecipanti, che - ricordiamo - soffriva di malattie neuromuscolari, ha riportato un miglioramento delle condizioni fisiche: non ci sono state diminuzioni del dolore e le difficoltà quotidiane erano sempre presenti.
Queste persone, quindi, hanno continuato a soffrire fisicamente, ma gli effetti positivi della gratitudine sono stati comunque molto evidenti e hanno migliorato la loro qualità della vita in generale.
Tutto questo ci fa capire che, se ci focalizziamo regolarmente sulla gratitudine, forse non cambierà nulla a livello materiale. Problemi, difficoltà, piccole e grandi tragedie quotidiane saranno sempre lì a farci compagnia, ma avremo un livello di benessere generale totalmente diverso.
Considera, inoltre, che questo esperimento è durato solo poche settimane. Cosa succederebbe se trascorressimo un intero anno, un'intera vita concentrati sulla gratitudine?
Io ti consiglierei di provarci!
Puoi prendere come spunto le indicazioni di questa ricerca. Scrivi questa frase sulla prima pagina di un diario:
Ci sono molte cose nella nostra vita, sia grandi che piccole, per cui potremmo essere grati. Ripensa alla giornata appena trascorsa e scrivi fino a cinque cose della tua vita di cui sei grato.
Tutte le sere, prima di andare a dormire, scrivi tutto ciò che ti viene in mente.
Puoi anche dare una valutazione generale alla giornata appena trascorsa e, in più, potresti fare lo stesso con le settimane o i mesi. Osserva come ti senti nei confronti delle difficoltà che stai affrontando in questo periodo della tua vita. Riesci a rimanere comunque sereno e allineato, oppure ti senti turbato?
Un altro utile esercizio è quello di dimostrare la tua gratitudine alle persone che ti stanno intorno. Se nel tuo diario scriverai di essere grato per qualcosa che riguarda una certa persona, faglielo sapere! Basta una telefonata, un messaggio, un'email o, perché no, un biglietto scritto a mano.
Praticare quotidianamente la gratitudine non è affatto difficile, ci vogliono solo pochi minuti per riflettere, e sicuramente i benefici sono così grandi che qualsiasi impegno verrà ripagato.
Cosa ne pensi di questa ricerca? Hai mai provato a focalizzarti regolarmente sulla gratitudine? Se hai dei consigli o vuoi semplicemente condividere con me la tua esperienza, sarò felice di leggerla.
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