Oggi vorrei approfondire questo discorso perché c'è un secondo livello da esplorare per quanto riguarda le favole sbagliate.
Il primo livello è quello delle favole che noi stessi ci raccontiamo e che derivano da esperienze che abbiamo vissuto, ma c'è un secondo livello ancor più profondo che ha a che fare con gli archetipi.
Le favole che appartengono alla nostra cultura ci condizionano molto più di quanto pensi. E non sto parlando solo dei cartoni animati della Disney, che sicuramente hanno influenzato milioni e milioni di bambini in tutto il mondo, ma parlo anche delle "favole per gli adulti", come le serie TV, i film, perfino i reality (che di reale hanno ben poco e lo sappiamo...).
Tutto ciò che queste favole ci raccontano, ce lo portiamo dietro. Ma non siamo tutti influenzati allo stesso modo. Ognuno di noi si riconosce determinate storie e continua a ripeterle per tutta la vita.
A meno che...
Esatto, a meno che tu non decida di riscriverle!
Una delle trasformazioni più potenti che puoi attraversare nella tua vita potrebbe essere proprio quella di riconoscere la favola che rappresenta i tuoi archetipi, riscriverla e quindi superare il circolo vizioso che ti ritrovi a ripetere.
Un esercizio molto efficace che uso in queste occasioni è quello di far creare delle favole alle persone e poi fargliele interpretare.
Questo esercizio permette alle persone di fare molta chiarezza nella situazione difficile che stanno vivendo nella realtà.
La favola, infatti, ha lo straordinario potere di ridurre le questioni chiave a una descrizione molto precisa, eliminando tutto il superfluo.
Durante le nostre giornate, siamo infatti offuscati da tutto un contorno di eventi, responsabilità, doveri, distrazioni, che possono allontanare il nostro focus dal punto centrale che ci causa difficoltà.
Attraverso una favola, diventa tutto più chiaro, perché ci viene naturale far emergere ciò che più ci sta limitando.
Questo esercizio funziona molto bene anche se cerchiamo di reinterpretare favole che già conosciamo, come quelle che ci accompagnano fin dall'infanzia.
Una mia amica, ad esempio, proprio grazie ad un processo che si basa sull'individuazione delle proprie favole/archetipo ha fatto una grande scoperta. Indagando su cosa potesse causare i disaccordi con sua zia, ha scoperto di identificarsi nella fiaba di Biancaneve: lei era Biancaneve e sua zia la strega cattiva.
La zia, infatti, si offriva di aiutarla quando era in difficoltà, ma puntualmente non perdeva occasione di umiliarla e ostacolarla, comportandosi proprio come l'invidiosa strega cattiva.
Non è stato immediato capire quale fosse la favola in questione. Ci è voluto un po' di tempo ma poi, riuscendo a creare la giusta distanza, riguardando insieme la storia di Biancaneve è riuscita a vedere chiaramente cosa stava succedendo nella sua vita.
"Ma – dirai – le favole hanno spesso un lieto fine, perché dovrebbero farci stare male?"
Quando rimaniamo intrappolati nell'archetipo, non riusciamo a compiere il passo che ci permette di avviare o completare la trasformazione che ci porta al lieto fine. Questo lo possiamo fare solo quando riconosciamo l'archetipo, lo vediamo dall'esterno, e allora possiamo liberarcene tirando fuori le nostre risorse.
Scriviamo così il finale della nostra storia, il nostro lieto fine.
Anche tu stai cercando il tuo lieto fine?
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